METOCLOPRAMIDE ad uso Veterinario
Classe terapeutica:
Antiemetico e gastroprocinetico
Può essere prescritto dai veterinari per:
- Problemi di motilità gastri-intestinale
- Nausea
- Vomito
- Ridotta contrattilità della vescica
Specie:
cani, gatti, cavalli, conigli, topi, ratti, criceti, cavie, gerbilli e cincillà
FDA: non esistono prodotti veterinari in commercio
La metoclopramide è un farmaco antiemetico (che inibisce cioè il riflesso del vomito) e gastroprocinetico, in quanto stimola e coordina la motilità del tratto superiore dell'apparato digerente. Il farmaco aumenta la peristalsi dell'intestino tenue e aumenta il tono e la forza delle contrazioni nello stomaco provocando il rilassamento dello sfintere del piloro. Di conseguenza, metoclopramide accelera lo svuotamento gastrico e i tempi di transito intestinale e diminuisce il reflusso dal duodeno nello stomaco e nell'esofago. Non stimola le secrezioni gastriche, pancreatiche e/o biliari. È comunemente utilizzato per trattare la nausea e il vomito, per facilitare lo svuotamento gastrico in pazienti con gastroparesi, e come trattamento per la stasi gastrica spesso associato con l'emicrania.
Meccanismo d’azione
La metoclopramide si lega ai recettori D1 e D2 della dopamina, agendo come un antagonista. È anche antagonista del recettore 5-HT3 ed agonista del recettore 5-HT4. L’azione antiemetica è dovuta all’attività antagonista nei confronti dei recettori D2 nella zona chemorecettoriale trigger (CTZ) del sistema nervoso centrale (SNC). Questa attività blocca la nausea ed il vomito innescati dalla maggior parte degli stimoli. L'attività gastroprocinetica della Metoclopramide è mediata dalla sua azione muscarinica, dall'attività antagonista del recettore D2 e dell'attività agonista del recettore 5-HT4.
L'effetto gastroprocinetico può ulteriormente contribuire all'azione antiemetica. Metoclopramide aumenta il tono della muscolatura dell’esofago e pertanto anche la pressione a livello dello sfintere esofageo inferiore, determinando nel contempo il rilascio di piloro e bulbo duodenale.
VETERINARIA
La metoclopramide è utilizzato in diverse specie animali sia per le sue proprietà stimolanti dell’apparato gastrointestinale sia per le sue proprietà antiemetiche.
Cani e Gatti
È spesso usato per il trattamento del reflusso gastro-esofageo e come antiemetico centrale e procinetico per il trattamento di nausea e vomito legate ad un anomalo svuotamento gastrico. È utilizzato anche per la cura di nausea e vomito in casi di insufficienza renale, insufficienza epatica e/o epatite e in animali sottoposti a terapia chemioterapica.
Cavalli
Viene utilizzato per via endovenosa nel trattamento di puledri affetti da ipossia neonatale, in quanto favorisce lo svuotamento gastrico e l’attività della porzione gastrointestinale superiore. Nei cavalli adulti, l’utilizzo di metoclopramide è piuttosto limitato per i numerosi effetti collaterali a livello neurologico.
Farmacocinetica
La metoclopramide è ben assorbito dal sistema gastrointestinale dopo somministrazione orale. La biodisponibiltà è ampiamente variabile ed in alcuni casi l’effetto di primo passaggio può ridurla del 30%. Il farmaco ha un ampio volume di distribuzione e si ripartisce velocemente nei tessuti. A livello plasmatico il picco di concentrazione si verifica generalmente entro 2 ore dalla somministrazione orale. Dopo somministrazione endovenosa, l’emivita di distribuzione è compresa tra 5 e 20 minuti. Il legame con le proteine plasmatiche è di circa il 40%. Il farmaco passa la placenta ed è stato ritrovato in concentrazioni doppie rispetto a quelle plasmatiche nel latte materno. Il farmaco viene metabolizzato nel fegato tramite processi di coniugazione (glucoronazione e solfatazione) e viene escreto dalle urine. Il 5% viene escreto dalla bile nelle feci. La clearance del farmaco appare decisamente ridotta nei soggetti affetti da insufficienza renale.
Effetti collaterali
Cani e gatti
Effetti a livello del sistema nervoso centrale (iperattività, letargia, disorientamento), possibile costipazione e stitichezza. In entrambe le specie, questi effetti si risolvono in pochi giorni dalla sospensione del farmaco. L’utilizzo di difenidramina può ridurre i disturbi del movimento (torsione del collo, degli arti) e i fenomeni di irrequietezza, nervosismo, frenesia (soprattutto nei gatti).
Cavalli
Nei cavalli adulti, la somministrazione endovenosa di metoclopramide ha portato allo sviluppo di effetti collaterali severi a livello del sistema nervoso centrale. Sono stati notati inoltre dolori addominali e sbalzi di umore (alternanza di periodi di euforia a momenti di sedazione). Tali effetti sono meno comuni nei puledri.
Precauzioni
La metoclopramide deve essere evitato in soggetti con ulcerazioni, emorragie e/o ostruzioni del tratto gastrointestinale. Non deve essere somministrato in soggetti affetti da crisi convulsive. I pazienti affetti da feocromocitoma devono prestare particolare attenzione, in quanto la metoclopramide può indurre crisi ipertensiva.
Interazioni con altri farmaci
Diverse interazioni tra farmaci sono state valutate sia nella somministrazione a umani che animali.
- Anestetici: se usati in concomitanza con la metoclopramide per via endovenosa, sono stati verificati casi di ipotensione
- Composti anticolinergici (Atropina): posso influenzare gli effetti procinetici della metoclopramide
- Composti colinergici (Betanecolo): aumento effetti
- Farmaci deprimenti del SNC (anestetici, antistaminici, benzodiazepine, barbiturici, tranquillanti…): aumento effetti depressori di tali farmaci
- Ciclosporina: aumento biodisponibilità ciclosporina
- Analgesici oppiacei: antagonizzano gli effetti a livello della motilità gastrointestinale
- Antidepressivi triciclici e/o MAO-inibitori: aumentato rischio di disturbi extrapiramidali
- Fenotiazine (Clorpromazina, Acepromazina) e butirrofenoni (Droperidolo, Azaperone): aumento effetto extrapiramidale di metoclopramide
- Tetracicline: aumentano la velocità di assorbimento a livello gastrointestinale.
Overdose
La metoclopramide ha DL50 molto alta, per cui il rischio di morte in caso di sovradosaggio è molto basso. I sintomi di sovradosaggio possono essere: sedazione, atassia, agitazione, effetti extrapiramidali, nausea, vomito e costipazione. Non esiste un antidoto vero e proprio specifico per l’intossicazione da metoclopramide; se l’ingestione è recente, si dovrebbero attuare i vari protocolli di svuotamento intestinale. Per ridurre gli effetti extrapiramidali a livello del sistema nervoso centrale si potrebbe intervenire con l’utilizzo di agenti anticolinergici.
Dosaggi
Cani
Antiemetico:
- via sottocutanea o intramuscolo:
0,1-0,4 mg/kg ogni 6 ore
- via endovenosa (infusione continua):
1-2 mg/kg al giorno
- sindrome da vomito biliare:
0,2-4 mg/kg/die la sera
- prevenzione vomito in pazienti tracheotomizzati e/o con paralisi laringea:
0,05 mg/kg per via sottocutanea o lentamente per via endovenosa
- trattamento vomito associato a pancreatite:
0,01-0,02 mg/kg/ora per via endovenosa
- disturbi della motilità gastrica:
0,2/0,4 mg/kg tre volte al giorno 30’ prima dei pasti
- per aumentare la contrattilità della vescica:
0,2/0,5 mg/kg ogni 8 ore
Gatti
0,2/0,4 mg/kg 3-4 volte al giorno per via sottocutanea o in maniera continuativa per via endovenosa
Cavalli
Stimolante tratto gastrointestinale:
0,04 mg/kg/h
Trattamento esofagite da reflusso:
0,02/0,1 mg/kg ogni 4-12 ore
Conigli
- 0,2-1 mg/kg per via orale o per via sottocutanea ogni 6-8 ore (Ivey and Morrisey 2000)
- Per aiutare ad eleminare i boli di pelo gastrici:
0,5 mg/kg per via orale una volta al giorno (fino a tre volte al giorno) (Burke 1999)
Topi, ratti, criceti, cavie, gerbellini, cincillà
0,2-1 mg/ kg per via orale, per via sottocutanea o per via intramuscolare ogni 12 ore (Adamcak e Otten 2000)
Caratteristiche chimico-fisiche
La metoclopramide si presenta come una polvere cristallina bianca inodore. È abbastanza solubile in acqua e leggermente solubile in etanolo. Il farmaco è fotosensibile e deve quindi essere conservata al riparo dalla luce in contenitori appositi.