ISOXSUPRINA ad uso Veterinario
Classe terapeutica:
vasodilatatore periferico
Può essere prescritto dai veterinari per:
sindrome navicolare
Specie:
cani, cavalli, bovini, ovini e caprini
FDA: non esistono prodotti veterinari in commercio
L’isosuprina è un adreno-recettore beta antagonista/agonista, che causa il rilassamento sia vascolare che della muscolatura liscia uterina, inducendo una diminuzione della viscosità del sangue e l’aderenza delle piastrine.
In ambito veterinario, tale farmaco è principalmente utilizzato nel trattamento o gestione della sindrome navicolare nei cavalli.
Meccanismo d'azione
L’isoxuprina porta ad un immediato rilassamento della muscolatura liscia vascolare, soprattutto nel muscolo scheletrico. Il farmaco, se somministrato a cavalli con la sindrome navicolare, può creare all’animale un aumento della temperatura agli arti distali.
L’isoxsuprina potrebbe anche rilassare la muscolatura liscia uterina e dare al cuore effetti inotropi e cronotropi positivi.
VETERINARIA
Cavalli
L'isoxuprina è utilizzata per la gestione della sindrome navicolare e per le laminiti.
Farmacocinetica
Nell'essere umano l'isoxuprina viene assorbita a livello gastrointestinale.
La biodisponibilità di tale farmaco nel cavallo, se somministrato per via orale, è bassa (circa 2,2%) e per tale motivo questo tipo di somministrazione, generalmente, non è accettata. L'emivita dell'isoxuprina somministrata nel cavallo per via endovenosa è di circa 2.5-3 ore.
Effetti collaterali
Se l'assunzione avviene per via orale, la probabilità che ci siano degli effetti collaterali è bassa, dato il basso livello di assorbimento. Gli eventuali effetti collaterali possono includere un abbassamento della pressione sanguigna, l'aumento del battito cardiaco e l'irritazione gastrointestinale. Se, invece, la somminsitrazione avviene per via endovenosa, gli effetti ricorrenti possono essere ipertensione, tachicardia, stimolazione del sistema nervoso centrale e sudorazione.
A dosi elevate, l'isoxuprina può diminuire la viscosità del sangue e ridurre l'aggregazione delle piastrine.
Precauzioni
L'isoxuprina, essendo un vasodilatatore, non dovrebbe essere somministrato alle giumente dopo il parto o ai cavalli che stanno perdendo del sangue.
Dato che l'isoxuprina si ritrova nelle urine del cavallo, anche settimane dopo la sospensione del farmaco, questo potrebbe costituire un problema per i cavalli da competizione.
Inoltre, non si è a conoscenza di eventuali complicazioni nelle giumente gravide o in allattamento, e nemmeno sul liquido seminale negli stalloni da allevamento.
Interazioni con altri farmaci
Sembra difficile l'interazione dell'isoxuprina, somministrata per via orale, con altri farmaci.
Overdose
Il sovradosaggio dell’isoxsuprina può aggravare gli effetti collaterali menzionati precedentemente.
Dosaggi
Cani
Per il trattamento di Sindrome di Raynaud ("Raynaud-like"):
-
1 mg/kg/die, per via orale
Cavalli (ARCI UCGFS Classe 4)
Per il trattamento di condizioni ortopediche, come la mattia navicolare:
-
▫ Per una lunga rottura se la ferratura terapeutica non corregge:
Inizialmente, 1,2 mg/kg, per via orale, ogni 8 ore, per 3 settimane. La dose è diminuita mentre la solidità migliora, a 1,2 mg/kg, per via orale, una volta al giorno per 6 settimane, poi a giorni alterni fino a che non avviene il primo atterraggio del tallone. Il fenilbutazone viene aggiunto se la zoppia è maggiore del II grado su una scala da I-V, o fino a quando si verifica nuovamente.
▫ Per aumentare la circolazione della podotroclea:
0,6-1,2 mg/kg, due volte al giorno fino al suono, quindi ridotto a una volta al giorno per 2 settimane, poi ulteriormente diminuito, fino a giorni alterni. Il farmaco è classificato come agente "bloccante" dall'AHSA.
-
0,6-2 mg/kg, per via orale, ogni 12 ore
Come agente tocolitico:
-
0,4-0,6 mg/kg, per via intramuscolare o per via orale, due volte al giorno. L'efficacia non è provata e la biodisponibilità orale appare molto variabile.
Bovini, ovini, caprini
- 0,66 mg/kg, per via orale, una volta per immaturità polmonare
Caratteristiche chimico-fisiche
Polvere cristallina di colore bianco, inodore o quasi. Poco solubile in acqua, in alcool ed in soluzioni diluite di sodio idrossido, molto poco solubile in acido cloridrico diluito, praticamente insolubile in cloroformio ed in etere.
p.f. = 200°C
pKa = 8; 9,8
Il pH di una soluzione acquosa dell’1% è compreso tra 4,5 e 6.
Allen D.G., Pringle J.K., Smith D.A., Pasloske K. – I farmaci ad uso veterinario –Seconda edizione - Piccin – Padova, 2001
Donald C. Plumb, Pharm.D. - Plumb’s Veterinary Drug Handbook – Sesta edizione - Blackwell Publishing
Medicamenta - Società Cooperativa Farmaceutica - Milano