ESTRADIOLO ad uso Veterinario
Classe terapeutica:
Agente ormonale (estrogeno)
Può essere prescritto dai veterinari per:
-
indurre l'estro
- abortivo (raramente consigliato)
Specie:
cani, gatti, cavalli e bovini
Esistono prodotti registrati con questo principio attivo
Meccanismo d’azione
Gli estrogeni sono ormoni necessari per la normale crescita e sviluppo degli organi sessuali femminili e, in alcune specie, contribuiscono allo sviluppo e al mantenimento delle caratteristiche sessuali secondarie femminili; l’estradiolo è l’estrogeno endogeno più attivo.
Gli estrogeni causano l’aumento dell'altezza delle cellule e le secrezioni della mucosa cervicale, l’ispessimento della mucosa vaginale, la proliferazione endometriale e l’aumento del tono uterino.
Gli estrogeni hanno anche effetti sul sistema scheletrico, aumentando la deposizione di calcio, accelerando la chiusura epifisaria e aumentando la formazione ossea. Gli estrogeni hanno un leggero effetto anabolico e possono far aumentare le quantità di sodio e la ritenzione idrica.
Gli estrogeni influenzano il rilascio delle gonadotropine dalla ghiandola pituitaria; questo può causare l'inibizione della lattazione, dell'ovulazione e della secrezione di androgeni.
VETERINARIA
Per le giumente, l'uso di estradiolo è indicato per l'induzione dell’estro durante le stagioni sia riproduttive che non, e per migliorare il meccanismo di difesa uterina delle giumente stesse.
L’estradiolo cipionato (ECP) è stato storicamente utilizzato come agente abortivo nei bovini, nei gatti e nei cani; gli estrogeni non sono più raccomandati per l'uso come abortivi nei piccoli animali. L’FDA ha dichiarato che "L'uso dell'ECP negli animali destinati alla produzione di alimenti è illegale e la produzione e la composizione di ECP per tale uso sono illegali".
Farmacocinetica
Non sono state individuate informazioni specifiche sulla farmacocinetica dell'estradiolo nelle specie veterinarie. Negli esseri umani gli estrogeni in soluzioni oleose, dopo una somministrazione intramuscolare, sono assorbiti rapidamente e l'assorbimento continua per diversi giorni. Estrogeni esterificati (ad es. estradiolo cipionato) dopo una somministrazione intramuscolare hanno un assorbimento ritardato. Gli estrogeni sono distribuiti in tutto il corpo e si accumulano nel tessuto adiposo. L'eliminazione degli estrogeni steroidei avviene principalmente attraverso il metabolismo epatico. Estrogeni ed i loro metaboliti sono principalmente escreti nelle urine, ma sono anche escreti nella bile, dove la maggior parte viene riassorbita dal tratto gastrointestinale.
Effetti collaterali
Gli estrogeni sono stati associati a gravi effetti collaterali nei piccoli animali. Nei cani e nei gatti, gli estrogeni sono considerati tossici per il midollo osseo e possono causare discrasie ematiche; quest’ultimo effetto potrebbe essere frequente negli individui anziani e se vengono utilizzati dosaggi elevati. Inizialmente si può notare una trombocitosi e/o leucocitosi, ma la trombocitopenia/leucopenia si svilupperà gradualmente.
La tossicità cronica degli estrogeni può essere caratterizzata da normocromia ed anemia normocitica, trombocitopenia e neutropenia. La depressione del midollo osseo può essere transitoria e potrebbe iniziare a risolversi entro 30-40 giorni, oppure può persistere o progredire in un'anemia aplastica fatale.
Gli estrogeni possono causare iperplasia endometriale cistica e piometra.
Dopo 1-6 settimane dall'inizio della terapia, si può osservare una piometra a cervice aperta.
Gli estrogeni possono indurre la neoplasia mammaria.
Se usato cronicamente negli animali maschi, può verificarsi la femminilizzazione.
Nelle femmine possono manifestarsi segni di estro che possono persistere per 7-10 giorni.
Nei bovini, dopo una terapia con estrogeni, possono svilupparsi estro prolungato, irritazione dei genitali, diminuzione del flusso del latte, sviluppo precoce e cisti follicolare. Questi effetti potrebbero essere dovuti ad un sovradosaggio, quindi potrebbe essere necessario diminuire il dosaggio o eliminare del tutto la terapia. L’uso dell’estradiolo è controindicato durante la gravidanza; l’FDA ha classificato questo farmaco per uso umano durante la gravidanza, nella categoria X (anormalità fetali o effetti collaterali e rischi per il feto). In un sistema separato che valuta la sicurezza dei farmaci nella gravidanza canina e felina, questo farmaco è classificato in classe D (Controindicato: questi farmaci hanno dimostrato di causare malformazioni congenite o embriotossicità). È stato dimostrato che gli estrogeni diminuiscono sia la quantità che la qualità del latte materno.
Precauzioni
L’uso dell’estradiolo è controindicato durante la gravidanza, poiché potrebbe causare malformazioni fetali del sistema genito-urinario e indurre la depressione del midollo osseo nel feto.
L’estradiolo cipionato non deve essere usato per trattare l'incontinenza estrogeno-reattiva nei piccoli animali; altri estrogeni (DES, estrogeni coniugati) sono meno tossici. Nei casi di corporeo luteo prolungato nelle mucche, è necessario effettuare un esame uterino completo per determinare se è presente endometrite o un feto.
L'estradiolo è riferito molto tossico, per il midollo osseo, nei furetti.
Interazioni con altri farmaci
Le seguenti interazioni farmacologiche sono state riportate o sono teoriche negli esseri umani o negli animali che ricevono estradiolo e possono essere importanti nei pazienti veterinari:
- Antifungino azolico: (fluconazolo, itraconazolo, ketoconazolo): può aumentare i livelli di estrogeni
- Corticosteroidi: potrebbero verificarsi effetti glucocorticoidi migliorati se gli estrogeni vengono usati in concomitanza con agenti corticosteroidi. È stato ipotizzato che gli estrogeni possano alterare il legame proteico dei corticosteroidi e/o diminuire il loro metabolismo; potrebbe essere necessario l’aggiustamento del dosaggio dei corticosteroidi quando la terapia estrogenica è iniziata o sospesa
- Antibiotico macrolide (eritromicina, claritromicina): può aumentare i livelli di estrogeni
- Fenobarbiturici: può diminuire l’attività estrogena se somministrato contemporaneamente
- Rifampin: può diminuire l’attività estrogena se somministrato contemporaneamente
- Erba di San Giovanni: può diminuire l’attività estrogena se somministrato contemporaneamente
- Warfarin: l’attività degli anticoagulanti orali può essere diminuita se gli estrogeni sono somministrati in contemporanea; l’aumento del dosaggio dell'anticoagulante possono essere necessario se si aggiungono gli estrogeni
Overdose
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio acuto involontario in pazienti veterinari.
Dosaggi
Cani
Per evitare la gravidanza dopo un accoppiamento errato:
Nota: questo farmaco al giorno d’oggi è usato raramente per questa indicazione.
- 0,02 mg/kg (ECP), per via intramuscolare, entro 72 ore dall'accoppiamento
- 0,044 mg/kg (ECP), per via intramuscolare, una volta durante 3-5 giorni di calore o entro 72 ore dall'accoppiamento
- 0,044 mg/kg (ECP), non superare la dose totale di 1 mg, per via intramuscolare somministrato una volta durante l'estro o il primo diestro
Gatti
Per evitare la gravidanza dopo un accoppiamento errato:
Nota: questo farmaco al giorno d’oggi è usato raramente per questa indicazione.
- 0,125-0,25 mg (ECP), per via intramuscolare, entro 40 ore dall'accoppiamento
- 0,125-0,25 mg (ECP), per via intramuscolare, entro 3-5 giorni dal coito
Cavalli
Per l'induzione di estro durante la stagione non riproduttiva:
- 10 mg estradiolo cipionato, risulterà in estro 2-3 giorni dopo il trattamento
Per il trattamento delle giumente con incontinenza reattiva agli estrogeni:
- 4-10 mcg/kg estradiolo cipionato, per via endovenosa, una volta al giorno per 3 giorni e poi a giorni alterni. Alcune giumente miglioreranno, ma non verranno “curate”
Per l'induzione dell'estro nelle giumente con "calore silenzioso" durante la stagione riproduttiva:
- 1 mg estradiolo
Per migliorare il meccanismo di difesa uterino della giumenta:
- 1-2 mg estradiolo, al giorno per 3-5 giorni
Bovini
La FDA ha dichiarato che l'uso dell'ECP negli animali destinati alla produzione di alimenti è illegale.
Caratteristiche chimico-fisiche
Cristalli igroscopici o polvere cristallina bianca o bianco-crema. Praticamente insolubile in acqua; solubile in alcool (1:28), in acetone (1:17), in diossano e in soluzioni di idrossidi alcalini; poco solubile in etere (1:150) e in cloroformio (1:435); moderatamente solubile in oli vegetali.
p.f. = 173-179°C
Donald C. Plumb, Pharm.D. - Plumb’s Veterinary Drug Handbook – Sesta edizione - Blackwell Publishing
Medicamenta - Società Cooperativa Farmaceutica - Milano